| † Jeanne Asakura † |
| | Salve amiciuiciui!!!! XD
Eccomi qui con una nuova fic, il continuo di "Watashi wa Akira"
I primi due capitoli sono una specie di prologo, un pò per presentare i personaggi e spiegre cosa è successo... Per questo, xò, ci saranno anche alcuni flashback, x rendere + kiare le idee Ringrazio:
Lunaviola
.:Haru Glory:.
Uomo Anfibio
Loro "reciteranno" nella fic. Mi manca ancora l'imma di Luna perchè non me l'ha potuta dare, la metterò XD Ho messo le immy xkè m piaceva *_* le ho messe in link, se qlcn nn le vuole guardare nn le guarda XXD
Tengo a dire che forse dal primo capitolo sembrerà una banale storia del primo amore adolescenziale, ma già dalla fine del 2° capitolo ci sarà una bella svolta... Il 3° è come un "passaggio" dal prologo alla storia, essa inizia relamente il 4. Non so se avete notato come ho descritto personaggi che forse sembrano inutili e ne ho tralasciati altri. Poi scoprirete il perchè... Diciamo che come intreccio mi sembra un pò beautiful XXD
Vabeh, buona lettura!!!!!!
Watashi wa Akira 2
Capitolo I
-...Fine...Peccato, era meraviglioso!- Una ragazza di circa ventitre anni era sdraiata sul suo letto a pancia sotto, e aveva appena finito di leggere un libro. I suoi occhi blu notte continuavano ad immaginare ciò che il libro narrava, sognando di vivere anch’essa un’avventura simile. Una musichetta vivace la riportò alla realtà, il suo cellulare stava squillando. -Pronto?- -Pronto Yuki-chan?- -Oh, ciao Aky!! Come va?- -Piuttosto bene, grazie...Disturbo?- -Ma certo che no!! A cosa devo l’onore di questa chiamata?- -Volevo chiederti se volessi uscire e magari mangiare una pizza prima del concerto!- -E’ un’ottima idea!! Perché non invitiamo anche Mihiro e tuo cugino? Una volta tanto gli farebbe bene uscire con i loro amici!- -Hai ragione...li chiamo subito! Può...venire anche Hitoshi, allora?- -E me lo chiedi? Certo che sì! Facciamo...tra un quarto d’ora a casa tua?- -Ok!- -Ah, fa i complimenti a tua madre per il libro! E’ davvero bello!- -Senz’altro. Allora a dopo, Yu!- -A dopo Aky!- La giovane riattaccò, ed entrò in bagno. Collocatosi davanti allo specchio prese in mano una spazzola e cominciò a pettinare i suoi lunghissimi capelli viola. Prese da un piccolo recipiente un codino verde, e con esso racchiuse i capelli in una coda alta. Ritornata in camera aprì l’armadio, prendendo una gonna bianca e una maglietta arancione senza maniche, che indossò. Prese il girocollo nero che le aveva regalato proprio Akira per il suo compleanno, mettendolo al collo.
Uscì dalla sua stanza e scese le scale fino all’entrata, ma fu fermata da suo padre. -Esci?- Costui era Ren Tao. Ormai aveva circa trentacinque anni, ma era rimasto affascinante (cioè orribile...N.D.)(èOé n.d.fan di Ren con a capo Luna&Pilika) come sempre. I suoi capelli viola come quelli della figlia, notevolmente più lunghi (non mi piace com’è veramente da grande, così cambio XDn.d.me) di quando era giovane, incorniciavano perfettamente il suo viso, e si sposavano a meraviglia con i suoi occhi dorati. Il suo sguardo era impassibile, rivolto alla figlia, con la quale da un po’ di tempo non teneva buoni rapporti. -Mi sembra ovvio.- Rispose secca la giovane. –Stasera sono al concerto di Akira, non torno per cena.- L’uomo la prese per un polso, adirato. La ragazza strinse i pugni, leggermente spaventata. -Tu stasera torni a casa, ti ho già detto che non voglio che frequenti quella gente.- -Papà, sono maggiorenne, ormai! E' Akira è mia amica! Solo perché suo padre un tempo era un assassino non vuol che lo sia anche lei!- -Ren, lasciala stare. Yuki sa cavarsela, che faccia come vuole.- Una donna della stessa età di Ren era appoggiata al muro vicino alla porta della cucina. Era sua moglie, il suo nome era Luna Hisagawa. La frangia corvina copriva i suoi occhi blu intenso, che inevitabilmente fissavano il pavimento. Il marito lasciò il polso alla figlia, che scappò fuori subito dopo aver lanciato uno sguardo a lui e alla madre. -Non mi fido di quella ragazza, Luna. Ma soprattutto non mi fido di suo padre.- -E’ anche figlia di Jeanne.- Controbatté la donna. –E io di lei mi fido ciecamente...E’ pur sempre una mia grande amica.- -Mh.- Si limitò a rispondere l’uomo, prima di entrare insieme alla moglie in cucina.
-Kabe ritsu senjin ni nozomi... subete no ryuu wo... nemuri no soko ni...- Appoggiata al muro sotto casa sua, una giovane ragazza cantava a bassa voce una canzone. Essa aveva corti capelli argentei che teneva sciolti, a parte due ciuffi laterali, uno a destra e uno a sinistra, che teneva legati in due piccole trecce. -Ehi, ciao Aky!- La ragazza sentendosi chiamata si guardò attorno, fino a incrociare lo sguardo di un alto ragazzo biondo. -Ciao Hana!! Ciao anche a te, Mihiro!- Akira salutò il cugino con la mano, dopodichè spostò lo sguardo sulla ragazza che gli stava accanto. Aveva corti capelli color pesca tenuti su da una fascia gialla, e due grandi occhi verdi.
Si chiamava Mihiro Shinuzune, ed era la ragazza di Hana da un paio di mesi a questa parte, nonostante avesse tre anni meno di lui. La giovane andò da Akira salutandola con un abbraccio, e stessa cosa fece Hana. -Ciao!!!- Un ragazzino di circa dodici anni, molto somigliante ad Akira, salutò i tre allegramente. -Ehi, guarda chi si vede, il mio cuginetto Haru!!- Esclamò Hana. Haru, questo era il nome del ragazzo, era il fratello minore di Akira, esattamente undici anni più piccolo. -Guarda che non sono più un bambino =_= Piuttosto, dov'è che andate?- -Al concerto di tua sorella, mi sembra ovvio! Tu non vieni con noi?- -No, Mihiro...Mia madre pensa che io sia troppo piccolo per stare fuori fino a tardi...E mio padre, come al solito, ha detto che aveva ragione! Mai una volta che sia dalla nostra parte!!- Nonostante fosse molto più piccolo di Akira, era molto maturo per la sua età, e aveva facilmente stretto amicizia con gli amici di sua sorella. -Ehi, sorellina...- Gli chiese con tono malizioso. -Il tuo amoroso dov'è?- Akira arrossì sbuffando, mentre Mihiro e Hana trattenevano le risate. -Hi...Hitoshi...dobbiamo passare a prenderlo...- -Ma come, non dovrebbe essere lui a prendere te?- Replicò Haru. Poi andò vicino alla sorella e gli sussurrò all'orecchio: -Aspetta, mi sa di aver capito...Dato che qui non potete vi fermate a casa sua per farlo, non è così?- -Haru!!!- Disse Akira arrossendo violentemente. -Ma cosa dici!!!!- -Dai, sorella, sei adulta e vaccinata, non dirmi che non avete ancora fatto nulla...- -Pervertito!!!- -Ok, Ok, scherzavo...Beh, io rientro, ci si vede domani!!- Così rientrò in casa, lasciando Akira e i suoi amici da soli. -A volte è insopportabile!- Sospirò Akira. -Che ci vuoi fare... Parlando d'altro, Yuki non è ancora arrivata?- Chiese Mihiro, ma proprio in quel momento la ragazza in questione le piombò di sopra abbracciandola. -Ciao!! Scusate il ritardo, piccoli imprevisti!- Si giustificò lei con un gran sorriso, facendo ridere tutti.
Altro luogo, altro ragazzo sulla ventina. L’ultimo del gruppo, Hitoshi Hara. Seduto sugli scalini ad aspettare gli altri, i suoi occhi marroni erano puntati al cielo, i capelli castani ondeggiavano mossi dal vento. -Hitoshiiiiiiii!!!- Il giovane si voltò verso chi l’aveva chiamato. Era Yuki, che gli correva incontro insieme agli altri. Hitoshi si alzò salutando con la mano, facendo arrossire nuovamente Akira, che ricambiò con un sorriso. -Siamo in ritardo i saluti a dopo ciao!- Disse tutto d'un fiato Yuki, cominciando a correre facendo cenno agli altri di seguirla. Mihiro e Hana gli corsero subito dietro, mentre Akira e Hitoshi dovettero essere spronati da Yuki prima di iniziare a camminare, mano nella mano...
I cinque passarono una meravigliosa giornata, tra shopping, litigi e risate. Infine, per terminare la serata, una buona pizza era quello che ci voleva. -Aaaaaah, mi sono proprio divertita! Questa pausa ci voleva proprio...- -Per una volta hai ragione...- -Come sarebbe a dire PER UNA VOLTA?!- Yuki e Hitoshi litigavano sempre. Lei era molto irascibile, e lui faceva di tutto per farla arrabbiare. -Oh, no! E’ tardissimo!- Esclamò Akira osservando l’orologio e alzandosi di scatto. -Devo scappare, o non arriverò mai in tempo!!- Yuki le battè amichevolmente la mano sulla spalla, rivolgendole un grande sorriso. -Và tranquilla, per te offro io. A dopo! Mi raccomando, canta bene, perché verremo tutti e quattro a vederti!- La ragazza sorrise accennando un grazie, poi scappò via sapendo di essere in ritardo Edited by † Jeanne Asakura † - 3/12/2006, 13:12
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